Stamattina i ragazzi si son alzati già agitati: oggi c’è la partita di mini Baskin in trasferta, bisogna fare tutto di corsa perché dopo pranzo si vola veloci a Castelletto Ticino.
Arriviamo un’oretta prima e riusciamo a goderci l’arrivo del nuovo pullmino con tanta curiosità e stupore: è enorme e bellissimo!!
Tutti di corsa nello spogliatoio, attorno al borsone con le maglie numerate da 1 a 5 ad aspettare con ansia la propria: ognuno infatti ha un numero che corrisponde al proprio ruolo in campo.
L’1 e il 2 giocano in un’area limitata a metà campo, dove ricevono palla dai propri compagni che con le maglie 3-4-5 corrono invece per tutto il campo.
In fila con pazienza a registrarsi (fantastico vedere come anche i meno calmi attendono rispettosi), due indicazioni degli stoici allenatori e collaboratori, un po’ di riscaldamento, foto iniziale di rito… e via!
Si inizia e finalmente si può dare sfogo all’energia e alle emozioni che con la trasferta, chissà perché, si amplificano sempre.
Se il gioco è veloce nel campo grande, il tempo diventa sospeso quando la palla si ferma nell’area dei giocatori con disabilità. Qui i giocatori più abili aiutano i compagni a posizionarsi, fanno da tramite con l’arbitro per la comprensione (anche con l’utilizzo di schede) e soprattutto li sostengono a dare il meglio e far guadagnare punti all’intera squadra.
In ogni ruolo, c’è chi fa canestro ma gioisce misurato e chi invece esplode in corse ed abbracci e lì l’emozione arriva fin sugli spalti.
E se c’è un compagno stanco e demotivato, ecco che lo si aiuta ad andare a canestro e sentirsi parte attiva della squadra.
Sei tempi vissuti intensamente tra corse, canestri, cambi.
La partita finisce e non importano sconfitte nè vittorie, quanto un sorriso in più!
Questo è il Baskin: dove anche chi non ha grandi abilità ha l’opportunità di mettersi in gioco coi coetanei e di avere un ruolo importante per fare punti per la squadra.
La chiave che mi piace da matti di questo gioco è che il passaggio di palla ai ruoli 1-2 non è obbligatorio per regola di gioco o chiesto dagli adulti per magnanimità (magari un po’ “pelosa”) verso alcuni compagni: invece è proprio vantaggioso, perché la squadra può fare molti punti!
Tutti i ruoli sono importanti e tutti possono fare la differenza.
Questo davvero dà valore a ogni singolo giocatore e crea equilibrio nella ripartizione di oneri e onori alla fine della partita. Grazie Baskin, grazie ragazzi, grazie SanFru e grazie a tutti i volontari senza il cui impegno settimanale tutto questo non sarebbe possibile!! Forza SanFru…Olè